Canale dei Ghiacci

(Freddo Cagnaccio)

Scheda Tecnica

Stato: Italia

Comune:  Cerignale

Dislivello:  440m. (da 800 m. a 360 m.)

Sviluppo: 2300 m.

Tempo Avvicinamento: 20 min.

Tempo Discesa:  4/6 h. 

Tempo Ritorno: 10 min.

Navetta: Si, 13 Km.

Vie d'uscita: Si

Numero calate: 25 circa  

Calata max: 40 m.     

Impegno: Mediamente Tecnico / Facile

Difficoltà: V4 a2 III

Corda: 2x60 m.

Periodo: marzo giugno ottobre - novembre

Ancoraggi: Suficienti

Opere Idrauliche: No

Descrizione

Percorso interessante, anche se in ambiente un po' vegetale, che si sviluppa con notevole dislivello, contando più di venti calate ed un paio di toboga molto belli.

Meritevole e più continua la seconda parte.

Accesso

Da Piacenza o da Genova, prendere la SS45 della Val Trebbia e raggiungere Marsaglia di Cortebrugnatella. Al centro del paese prendere il bivio per Chiavari. Seguire la strada SP586 che risale la Val d'Aveto per 8 km e si parcheggia in uno spiazzo sterrato sulla destra (strada sterrata in discesa), in prossimità di una secca curva a sinistra (segnale chilometrico I, 8).

Dal parcheggio è consigliabile di controllare L'attraversamento dell'Aveto che difficilmente può causare problemi, ma controllatene la fattibilità prima di partire per la navetta!

Accesso a monte

Proseguire lungo la strada e superare Salsominore.

In prossimità della centrale idroelettrica di Ruffinati attraversare il ponte sulla destra e risalire la ripida strada direzione Lisore.

Dopo molti tornanti si raggiunge la strada panoramica per Ottone.

Al Bivio svoltare a destra e raggiungere il paesino di Cariseto, dove si posteggia nei pressi di una cappelletta.

Avvicinamento

80 metri oltre la chiesa di Cariseto, proseguendo la discesa, sulla destra un largo sentiero marcato bianco-rosso porta dopo circa 5 minuti di cammino, ad un bivio che si trova circa 100 metri dopo le rovine, ormai ammassate, di una costruzione.

In corrispondenza di una curva a sinistra abbandonare il sentiero principale e prendere a destra il sentiero che scende ripido nel bosco. Scendere per altri 5 minuti e, quando il sentiero si perde nel bosco prendere a sinistra una traccia molto ripida che prima scende e poi taglia a mezza costa, arrivando poco dopo sul greto del torrente in riva destra.

Poco più a valle, in riva sinistra, si trovano i ruderi di un mulino.

Discesa

 Gli ostacoli iniziano rapidamente. 

Le cascate sono annaffiate con una roccia molto scivolosa. 

Alcuni passaggi sono estetici con salti a volte possibili. 
Alcune belle calate prima di terminare la discesa con una parte ripida e più orizzontale.

 La progressione non è il top a causa delle rocce scivolose e di trochi presenti nel percorso.

Rientro

Giunti alla fine della forra si giunge sul greto dell'Aveto, seguirlo verso valle per qualche centinaio di metri, fino a che si nota sull'altra sponda un evidente strada sterrata che conduce al parcheggio a valle. 

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